mercoledì 13 gennaio 2016

Baci di dama di Tortona per la Giornata Nazionale del Calendario del Cibo


Si festeggia oggi 13 gennaio, la giornata nazionale dei "baci di dama" secondo il Calendario del Cibo Italiano indetto dall'AIFB. Come ambasciatrice di questa giornata Francesca Maria Battilana, ha preparato un interessantissimo post sull'argomento pubblicato sul sito dell'associazione.
Sapete perché i baci di dama si chiamano così? Perché le due metà una volta unite, ricordano due labbra intente a baciare. Questi biscotti hanno origini lontane, si narra che nacquero da una richiesta di Vittorio Emanuele II, al suo cuoco, una sera di novembre del 1852. Il  re chiese un dolcetto nuovo, ed il cuoco, avendo a disposizione mandorle, armelline (cioè i semi all'interno del nocciolo di pesca e albicocca), burro, zucchero e cioccolato, creò i baci di dama. Divennero subito un dolce di corte per la loro bontà e si propagarono così sulle tavole di tutti i reali europei.
Questa è la leggenda, perché in realtà, i baci di dama nascono a Tortona, in provincia di Alessandria. L'esperto di storia tortonese, Carlo Sterpone, ha dimostrato questa paternità, portando alla luce ad esempio i documenti che dimostrano, nel 1903, la diatriba tra due laboratori di pasticceria che rivendicavano l'autorizzazione alla produzione.
Oggi i baci di dama hanno ottenuto, il riconoscimento di Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Piemonte: devono essere prodotti a Tortona e paesi limitrofi con questi ingredienti: mandorle, burro, zucchero, farina e cioccolato. Nel secolo scorso però venivano usate le nocciole, più facili da reperire in Piemonte e meno costose. L'uso delle mandorle è frutto di perfezionamenti successivi: infatti nel 1810, il cavalier Stefano Vercesi modificò la ricetta sostituendo le mandorle con le nocciole e aggiungendo una spolverata di cacao. Questa ricetta vinse la medaglia d'oro nel 1906.
Qui la ricetta originale di Tortona.

Ingredienti

  • 300 g di burro
  • 300 g di farina
  • 300 g di zucchero
  • 300 g di mandorle spellate o nocciole
  • 50 g di cioccolato fondente
  • 1/2 bacca di vaniglia


Preparazione

Frullare le mandorle (o le nocciole) finemente con il mixer. In una ciotola, unire il burro, la farina, lo zucchero, le mandorle tritate ed i semini di vaniglia, prelevati dalla bacca aperta a metà per il senso della lunghezza. Lavorare il composto fino ad ottenere una palla, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigo alcune ore. Dopo il riposo, togliere la pasta dal frigo e ricavare tante palline della dimensione di una ciliegia. Disporle sulla placca del forno imburrata ed infarinata oppure rivestita di carta forno, schiacciandole leggermente. Cuocere in forno preriscaldato a 160° per 10 minuti, finché le palline non risulteranno dorate. Quando escono dal forno, devono essere ancora molli, si induriranno raffreddando. Sciogliere il cioccolato a bagno maria ed usarlo per unire due palline dalla parte piatta, una volta raffreddate completamente.








7 commenti:

  1. Oggi proprio un bel giro di baci e di nuove conoscenze nel web! golosissimi!
    Un piacere averti trovata Sabrina a presto!

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Benvenuta Stefania, grazie! Spero di trovarti spesso su queste pagine!

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  4. Che belli! Sono usciti perfetti, bellini tondi tondi!

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    1. Sono molto facili da fare e vengono sempre bene!!! Pensa li ho fatti fare anche ai bambini delle elementari per i laboratori di biscotti

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  5. che spettacolo i tuoi baci di dama!! Un abbraccio SILVIA

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  6. Grazie Silvia!!! un grande abbraccio anche a te!!!

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